Nome: Luigi per gli amici Gigiotto

Cognome: Esposito

Ruolo: Imprenditore teatrale e organizzatore di eventi

Si definisce? Una brava persona

Biglietto di sola andata: America

Un rimorso e una vittoria
Cabaret portalba
Cabaret portalba

L’errore che ripete più spesso?
Dormire troppo poco

Se fosse Sindaco di Napoli…
Farei ogni sera un evento, uno spettacolo, darei più spazio agli emergenti e soprattutto farei nascere un teatro in ogni quartiere.

Il libro del cuore?
Quello che non ho letto, i libri sono quasi tutti belli, ognuno ti lascia qualcosa, non ne ho uno preferito, ne ho tanti che mi hanno arricchito.

Un’immagine:
La statua della libertà

Nel cassetto dei sogni?
Portare il teatro in ogni strada, da i vicoli ai palazzi storici, dal mare a piazza municipio, dagli ultimi ai primi. Tutti.

Chi clonerebbe?
Avrei clonato Maradona

Tre numeri al lotto:
18 22 24

Un poker di amici?
Troppo pochi un poker, per mia fortuna, grazie alla mia vita movimentata ho tanti amici fidati.

Il suo portafortuna?
Non ne ho, la mia fortuna è il mio lavoro, non esiste la fortuna, esiste lavorare, pensare, studiare, restare sul pezzo, scendere in strada, inventarsi cose…

L’invincibile intercalare:
Credici sempre

Cosa scriverebbe nel cielo?
Provaci

Non c’è mai abbastanza tempo per…
Per me…..

Il perfetto saper vivere è:
Avere una mente attiva e non smettere mai di sognare.

Sogno ricorrente?
I sogni non si raccontano, altrimenti non si avverano e io voglio realizzarli tutti.

Citazione preferita
Chi ha il coraggio di ridere è il padrone del mondo

 

Chi è Gigiotto?

Sono un imprenditore teatrale, ogni giorno esco di casa alla ricerca di nuovi stimoli e anche di nuovi talenti, pur restando legato in parte a quella comicità fatta di semplice e inesauribile goliardia. Ad oggi gestisco la cartellonistica di 4 teatri, Quarto, Castelvolturno, Mondragone e Ischia. La scelta imprenditoriale di ridare vita a tre teatri di periferia e di un teatro isolano non è un caso. Il mio progetto lavorativo è proprio quello di ridare vita e luce ai piccoli teatri destinati di solito a spettacoli di serie b. Io voglio e sto dimostrando che il teatro può e deve essere di chiunque e che gli artisti sono disposti a sostenere la causa , perché il teatro non è solo delle metropoli ma è di tutti, perché il teatro è innanzitutto socialità e integrazione ed io ci credo.

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