Il Ministero dello Sport ha stabilito due regole che permetteranno la riapertura di palestre e piscine, nonostante la pandemia da coronavirus ancora in atto: lezioni individuali per quanto riguarda le prime e 10 metri quadrati per persona in piscina. Le nuove norme sono state accettate anche dal Comitato Tecnico Scientifico.
Ma come verranno accolti gli utenti di queste strutture sportive? In zona rossa, gli impianti sono comunque chiusi e possono essere praticati solo gli sport individuali all’aperto.
In zona arancione, invece, sono consentite anche le attività di base individuali in palestre, piscine e tensostrutture, quelle dilettantistiche, non di squadra o di contatto, mentre si possono praticare allenamenti per attività e sport di squadra, solo se svolti in forma individuale, rispettando distanziamento e divieto di assembramento. Coerentemente all’apertura delle scuole, inoltre, sono autorizzate anche le attività sportive e di danza per i bambini in età scolare.
Infine, in zona gialla, in aggiunta a quelle possibili nelle altre zone di altro colore, si possono praticare allenamenti per gli sport da contatto, di squadra dilettantistico e di base. Resta comunque la necessità di mantenere una distanza di almeno due metri, adeguata all’intensità dell’attività fisica.
Non da ultimo, il nodo della sanificazione di attrezzi e materiali usati. Tocca igienizzarli dopo ogni uso, mentre resta il divieto di usare le docce e l’obbligo, per gli operatori, di indossare, la mascherina in maniera corretta, cioè coprendo naso e bocca. Inoltre, gli indumenti personali utilizzati dovranno essere riposti in borse personali, essere lavati separatamente e non lasciati in luoghi condividi, si può bere da bottiglie personali e gettare i fazzolettini di carta in appositi contenitori, oltre all’uso di tappetini propri e, se condivisi, igienizzarli dopo ogni uso. Infine, gli impianti devono dotarsi di gel disinfettante da rendere disponibile in maniera diffusa per tutti gli utenti.