Napoli non dimentica Diego Armando Maradona. Il comune infatti sta lavorando ad un progetto sociale che mira a far diventare il campione argentino “patrimonio” della città. Nell’opera saranno coinvolti i quartieri Spagnoli, Soccavo e Fuorigrotta, teatri dei 7 anni di attività sportiva partenopea di Diego. L’idea prevede, tra le altre cose, la riqualificazione tecnica dell’ex centro sportivo di via Vicinale Paradiso e l’apertura perenne dello stadio ex San Paolo a Fuorigrotta. Si chiamerà “Maradona experience” e se ne sta occupando l’assessore del comune di Napoli con delega alla Toponomastica Alessandra Clemente insieme ad un team di giovani manager e professionisti.
Dunque, lo stadio Maradona e il campo Paradiso sono stati individuati come le due location principali della Maradona Experience. La prima struttura dovrà rimanere sempre aperta, a disposizione del pubblico e gratuita per i bambini poveri. Dovranno sorgere un monumento e un museo di cimeli con un vasto archivio fotografico, dedicati al calciatore argentino. La realizzazione però non potrà non prescindere, così come prevede l’idea progettuale, da un necessario adeguamento strutturale, dei trasporti e della segnaletica della zona, integrandoli con uno spazio giochi dedicato ai bambini, incentivi ai servizi di ristorazione locali (con pietanze campane ed argentine) e l’apertura di shop dedicati al Pibe de Oro.
Nel piano in elaborazione al Municipio ci sarebbe anche l’assunzione di nuovo personale attualmente in esubero nelle società partecipate. L’obiettivo della “Maradona Experience” è, insomma, intercettare l’enorme flusso turistico che porterebbe in città i milioni di fan che tifavano (e tifano ancora) per Diego, simbolo per tantissime generazioni di ragazzini che si avvicinano al mondo del calcio. Se si riuscissero a portare a Napoli i soli tifosi degli Azzurri, si parla di 16 milioni di persone nel mondo. Per ora, il costo stimato per l’intera realizzazione della Maradona Experience è di 6 milioni di euro.