Anche in questo numero di LeggoFuorigrotta, spazio agli investimenti e alle criptovalute, grazie alle dritte dell’esperto Vincenzo Stefanini, che stavolta ha cercato di mettere nero su bianco le differenze tra bitcoin ed euro digitale.

 

Vincenzo, cos’è l’euro digitale e come funziona?

La Banca Centrale Europea sta lavorando all’introduzione dell’euro digitale: una valuta, emessa direttamente dalla BCE, da utilizzare per i pagamenti elettronici nell’area Euro, effettuati tramite carta o con app presente sul proprio smartphone. Il principale motivo del passaggio all’euro digitale risiede nella necessità di migliorare la sicurezza e l’affidabilità dei pagamenti elettronici.

 

Quando sarà introdotto?

La fase di studio dell’idea di una versione digitale della valuta unica da parte della Banca centrale europea è stata ultimata, e il consiglio generale ha optato per avanzare con la fase preparatoria, che inizierà il 1° Novembre 2023 e avrà una durata di almeno due anni.

In questa fase, verranno definite le direttive operative per l’uso dell’euro in forma digitale, si effettuerà la selezione delle aziende idonee per lo sviluppo dell’infrastruttura di pagamento e della piattaforma, e si avvieranno i primi test concreti. Al termine di questa fase, la BCE valuterà la possibilità di procedere con la realizzazione e l’emissione dell’euro digitale.

 

Cosa succederà al contante?

La BCE afferma che l’euro digitale andrebbe ad affiancare il contante, senza sostituirlo.

Di contro, il contante è sempre meno utilizzato, infatti, durante la pandemia i pagamenti online e contactless hanno segnato un’impennata. Se questa tendenza dovesse proseguire, il contante finirebbe per perdere rilevanza come mezzo di pagamento. Quindi, col tempo, l’euro digitale potrebbe sostituire completamente il contante.

 

Quali sono i rischi per la privacy?

La BCE sostiene che i pagamenti tramite euro digitale resteranno privati e la privacy verrà tutelata. Questo risulta difficile da credere, poiché la BCE si troverebbe a raccogliere dati sui pagamenti dei singoli utenti e a tracciare le abitudini di pagamento, in modo indiretto. Significherebbe potenzialmente riuscire a collegare ogni transazione economica e dati sui singoli pagamenti (ad esempio l’importo, il nome dell’attività commerciale, l’elenco dei prodotti acquistati) all’identità di uno specifico utente, in aggiunta a metadati relativi alla transazione (ad esempio l’indirizzo IP del dispositivo utilizzato e la posizione geografica). Questo sarebbe inevitabile, perché la banca centrale potrebbe essere costretta a condividere i propri dati con soggetti terzi, nel caso in cui sia richiesto per la prevenzione di attività illecite. Inoltre, l’accesso all’euro digitale richiederebbe la creazione di una propria identità digitale da associare. Quindi, l’anonimato non potrà essere garantito. In poche parole, l’introduzione dell’euro digitale andrà ad eliminare completamente i benefici dei pagamenti in contanti, che garantiscono anonimato e privacy.

 

Qual è la differenza tra euro digitale e bitcoin?

Nonostante entrambi siano monete elettroniche, quindi non fisiche, da utilizzare per i pagamenti, le differenze sono molteplici e sostanziali.

 

Per aprire un portafoglio di bitcoin e utilizzarlo, non devi chiedere il permesso a nessuno: si crea in autonomia, senza la necessità di una banca e senza dover fornire i tuoi dati personali.

L’euro digitale è controllato dalla Banca Centrale Europea, mentre bitcoin è decentralizzato, cioè non è gestito da una singola entità.

Bitcoin può essere utilizzato in qualsiasi parte del mondo, mentre l’euro digitale è limitato ai Paesi che aderiscono all’Area Euro.

Le politica monetaria di bitcoin non è flessibile, è limitata tramite software e non può essere cambiata. Ci saranno al massimo 21 milioni di bitcoin emessi gradualmente tramite un algoritmo matematico.

Al contrario, la BCE può decidere in qualsiasi momento di aumentare o diminuire la quantità di denaro disponibile nel sistema, di fatto, creando inflazione oppure provocando una recessione.

Per questo motivo bitcoin può essere ritenuta una riserva di valore simile e superiore all’oro, poiché la quantità disponibile è limitata.

Alla luce di questo, possedere bitcoin è fondamentale se si vuole garantire la propria libertà finanziaria ed evitare la sorveglianza digitale.

 

Se vuoi sapere di più su come comprare e custodire bitcoin, oppure su come investire, visita il sito www.vincenzostefanini.it o invia un’email ad info@vincenzostefanini.it per una consulenza.

 

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