Bagnoli ancora in attesa di quel riscatto che aspetta da tanti anni, troppi ormai.

L’area dell’ex Italsider è stata individuata come uno dei luoghi in cui potrebbe sorgere il nuovo palasport da 10mila posti. Il progetto prevede una struttura polifunzionale che non andrebbe ad ospitare solo la pallacanestro ma anche il tennis.

Dino Falconio, subcommissario di Bagnoli, avanzò questa proposta nel novembre dell’anno scorso durante un convegno a Milano, inoltre, quel luogo è edificabile in quanto già bonificato.

La GeVi Napoli proprietà delle famiglie Grassi, Tavassi e Amoroso, preferirebbe che il nuovo palazzetto fosse a Bagnoli, ma ha comunque dichiarato che apprezzerebbe ugualmente anche l’area est, piena di terreni edificabili, al centro direzionale nei pressi del tribunale.

Il Sindaco Gaetano Manfredi dichiara:

“L’idea su ovest è al vaglio, certo Bagnoli è un’area a vocazione sportiva però noi vorremmo diversificare le location anche per la presenza del Maradona. Dobbiamo essere capaci di organizzare più eventi in contemporanea e per questa ragione è necessario non congestionare un’unica zona della città che poi ha poche vie di fuga e di ingresso”.

A proposito di questa dichiarazione, a Bagnoli nell’area dell’ex base Nato troviamo già il campo da rugby che ospita anche gare internazionali e il parco dello Sport inutilizzato che si estende per 14 ettari.

Dato che Napoli sarà capitale europea dello sport 2026, dovrebbero accelerarsi i processi di costruzione e rimessa in sesto degli impianti, così da adeguare le strutture e in più si è pensato anche a un piano per i parcheggi e la viabilità.

Il presidente della Federazione Binaghi porta la Davis. Il sindaco: «Palasport nelle ex acciaierie? Stiamo ancora valutando»

Dai grandi bluff al riscatto. Bagnoli potrebbe diventare a stretto giro la nuova zona dell’entertainment sportivo in città. Nel giro di un lustro potrebbe essere realizzata una nuova cittadella dello sport lì, nella periferia ovest. Angelo Binaghi, il presidente della Federtennis, ieri era a Napoli per accompagnare lo sbarco della Coppa Davis vinta dall’Italtennis – che sarà fino a sabato in esposizione al Maschio Angioino – e a discutere con il sindaco Manfredi della costruzione di un nuovo centro federale di dimensioni europee: «Ho avuto mandato dal consiglio federale – ha spiegato il capo della Federtennis – per trattare l’operazione. Prima però dobbiamo verificare una serie di situazioni: dalla possibilità di reperire finanziamenti aggiuntivi perché vogliamo realizzare qui un complesso con decine di campi di tennis e padel, foresterie, palestre, sale di riabilitazioni e riunioni. Abbiamo maturato l’idea di realizzare il centro federale poche settimane prima che accogliessi Villari, il presidente del Tennis Napoli, nei miei uffici romani. Lui mi propose il sito di Bagnoli. Quando la Federtennis s’impegna va fino in fondo. Se dovessimo acquisire un torneo di livello mondiale Napoli sarebbe la candidata ideale per la sua storia, il suo paesaggio».

«Ci stiamo lavorando da più di un anno – ha confermato il sindaco Manfredi -, crediamo che Bagnoli possa essere una location giusta per ospitare il complesso: la qualità del luogo e la trasformazione che stiamo mettendo in campo favorirebbero l’investimento».

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