Chiude la storica edicola situata sulla metropolitana di Pozzuoli, nei pressi della Solfatara, quest’anno avrebbe festeggiato i quarant’anni di attività. Il Signor Alberto ha deciso di gettare la spugna e chiudere dopo anni di lotta e sopravvivenza in un’epoca in cui sembra esserci spazio solo per la modernità e la tecnologia, anni in cui l’editoria è entrata in crisi adattandosi e mutandosi, creando processi inarrestabili che hanno dato manforte a una situazione economicamente già insostenibile che si trascinava da anni.

Con l’avviarsi dei lavori di ammodernamento da parte di Ferrovie dello Stato, il fitto è aumentato e il Signor Alberto, ultimo di una generazione di edicolanti, l’attività nasce con la mamma Carmela che iniziò a gestirla nel lontano 1984, stanco ha deciso di abbassare la saracinesca.

“Purtroppo, era già nell’aria”, spiega Rosario Mattera, operatore culturale e patron di Malazè, “chiude la nostra edicola del cuore, nella stazione metro solfatara di Pozzuoli, vero presidio culturale Alberto ha gettato la spugna, resistito come l’ultimo dei samurai, contro un processo tecnologico inarrestabile. La settimana scorsa mi ha comunicato la chiusura dell’edicola, era molto stanco e la situazione era diventata economicamente insostenibile. La foto che lo ritrae sul posto di lavoro è emblematica e la trovo di una forza incredibile. Grazie per il servizio culturale che hai reso a questa città e a tutti noi”.

Fra i vari commenti di chi frequentava dell’edicola: “abbassare queste serrande significa dare uno schiaffo alla cultura, la voglia di vedere e cercare con gli occhi giornali, accarezzare con le mani nello sfogliare le riviste, inoltrarsi in un mondo fatto di colori e titoli”, ancora, “quella edicola sembrava un vaso di Pandora, ad ogni richiesta c’era sempre una risposta precisa accompagnata da un commento pertinente e competente”, “un’istituzione quest’edicola sulla metropolitana di Pozzuoli. Ricordo con piacere anche il papà di Alberto che la condusse per una vita”.

Tanti cittadini hanno mostrato vicinanza e solidarietà ringraziando per il lavoro svolto; cala un velo di tristezza per quel luogo ritenuto un presidio culturale di Pozzuoli e dell’area flegrea. Negli ultimi 4 anni sono 2700 le edicole e i chioschi che hanno chiuso per sempre.

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