La sua è una storia di umanità
di Tommy Totaro
È stata scoperta il 30 maggio 2019, la targa commemorativa in via Cumana angolo via Caio Duilio, dedicata allo stimatissimo medico partenopeo, Vitale Agrillo. Alla cerimonia di intitolazione della strada hanno presenziato, tra gli altri: il sindaco di Napoli Luigi De Magistris con l’assessore alla Toponomastica Alessandra Clemente, i familiari del medico, la figlia Adelina e alcuni rappresentanti della decima Municipalità, come Diego Civitillo e Maria Rosaria Russo.
Il dottor Vitale Agrillo, nato a Fuorigrotta il 15 agosto 1909, era una personalità piuttosto nota e molto amata in zona. Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1934 con il massimo dei voti all’Università di Napoli, conseguì l’abilitazione alla professione l’anno successivo. Prestò la propria opera in Marina, come sottotenente medico di completo nell’ospedale militare di La Maddalena, per poi imbarcarsi sulla nave ospedale Cesarea nel reparto Chirurgia della stessa, predisposta al trasporto di feriti e ammalati.
Nel 1939 fu richiamato alle armi e destinato in Africa orientale come tenente medico. Il 6 aprile 1941 fu fatto prigioniero dalle truppe britanniche. Fino al 9 maggio 1943 prestò la propria opera negli ospedali destinati ai prigionieri di guerra.
Il dotto Agrillo viene ricordato come un santo anche nella sua Fuorigrotta. La sua parcella era di 500 lire e si racconta che il prezzo era stato stabilito per un voto fatto in Africa durante la guerra. Passava molto tempo tra i suoi pazienti. Si racconta, ad esempio, che in occasione della visita ad una signora anziana, vedendo le lesioni sul soffitto, suggerì alla donna di cambiare stanza. Poco dopo quel soffitto crollò.
Continuò la professione fino alla fine, stando vicino ai malati e ai sofferenti, elargendo la propria opera confortatrice, senza badare al tempo trascorso durante le visite.